…e invece continuano ad arrivare segnalazioni su segnalazioni.
Se vi fossero altri 10 giorni di campagna elettorale potremmo arrivare a “censirli” tutti, ma la quantità immane di abusivismo ci costringe a ometterne diversi.
“Accontentatevi” di questi, ricordando che ambiscono a governare questa città…..
Buona visione…..
Aggiungiamo un altro episodio segnalato da F.Tropia che “narra” del furgone del candidato Orlando “paralizzare” il traffico in Piazzale Francia durante il mercato rionale:
Il camper è stato “posteggiato” nella posizione visualizzata per almeno mezz’ora se non di più (al mio rientro a casa era già lì), l’auto blu idem; ho personalmente avuto delle notevoli difficoltà nonostante mi muova in moto.
E ancora l’auto/vela posteggiata in zona pedonale….
e si….lui il sindaco lo sa fare!
I candidati hanno sempre quel problema che persiste, cioè la solità mentalità clientelare e pigliatutto accompagnata da accattonaggio politico elettorale. Mi dispiace doverlo constatare, ma chiunque salga al Palazzo questa città non ha futuro. Pensano solo a se stessi.
Scusate, gent.mi Matteo e Metropolitano, ma voi pensate forse che Leoluca Orlando si sia messo alla guida del furgoncino e l’abbia parcheggiato in divieto di sosta? E’ evidente che il furgoncino e il camper sono guidati da persone che lavorano per il comitato elettorale di Orlando. Nel caso del furgoncino, poi, è probabile che si tratti di una società pubblicitaria privata che noleggia lo spazio pubblicitario sul mezzo. E’ altrettanto chiaro che chi guida questi mezzi ha sbagliato, ma da qui ad attaccare il candidato ne corre.
E’ come se, di fronte alla ipotetica inciviltà di un controllore dell’autobus, ce la prendessimo con l’amministratore delegato dell’azienda di trasporto. Un candidato in campagna elettorale, con tutti gli impegni che ha, non può materialmente vigilare sul comportamento di chi svolge queste mansioni.
STRON**TE!!! I candidati DEVONO vigilare, se sono persone civili, sui loro collaboratori, devono dare delle direttive precise su cosa fare e cosa no perche’ i collaboratori stessi hanno il compito di convincere la gente e non possono fare cio’ che vogliono. Personalmente non votero’ nessuno di questi luridi pagliacci.
Ah, per concludere, se il controllore del bus e’ un incivile, prima me la prendo con lui e poi vado dall’amministratore delegato perche’ la responsabilita’ e’ sua che l’ha messo li’. Se non avesse responsabilita’ non prenderebbe tutti i soldini che prende ogni mese…
@xemet: Anzitutto le “stron**te” le dirai tu. Impara a rapportarti in modo più civile ai tuoi interlocutori, se ne sei in grado. Se poi hai coraggio, l’espressione “luridi pagliacci” scrivila con il tuo nome e cognome. Sei forte dietro il nickname…
In secondo luogo, per entrare nel merito della tua obiezione, torno a dirti che il conducente di quei veicoli ha sbagliato e andrebbe sanzionato senza dubbio, ma il candidato non può materialmente vigilare sulla società pubblicitaria. Adesso diciamo ad Orlando che, invece di incontrare i cittadini per la campagna elettorale, si mette in macchina e segue i furgoncini pubblicitari per vigilare! Ma va…
E’ chiaro che questa società non sta facendo un buon servizio al suo committente, perchè parcheggiando in divieto di sosta non gli fa una buona pubblicità.
Ma da qui a puntare il dito sul candidato ne corre…
Fondamentalmente parli di cose più grandi di te, che non conosci.
Qui non si sta parlando di un candidato alla circoscrizione o al consiglio comunale che mentre cammina per strada butta volantini a terra e imbratta la città. Si sta parlando di una campagna elettorale a sindaco che viene portata avanti da un’organizzazione molto ampia e articolata.
In una campagna elettorale, della gestione di queste cose non si occupa mai il candidato, ma persone appositamente incaricate che fanno capo a dei coordinatori (che non sono il candidato). In questi termini, comprenderai (almeno spero) che non è il candidato ad essere responsabile per i suoi collaboratori, ma semmai il contrario! Il collaboratore, siccome agisce spendendo il nome del candidato, quando sbaglia risponde per sè e nei confronti del candidato, perchè dal suo errore, oltre che una violazione di norme, produce un danno d’immagine al committente-candidato.
D’accordissimo con Xemet!!! Sono tutti dei pagliacci che corrono al potere per prendersi più soldi, al di là di tutti i buoni propositi e delle false speranze che danno a noi cittadini! Per quanto riguarda la campagna elettorale io sanzionerei sia i candidati che chi attacca manifesti e guida auto vela, ma soprattutto i candidati perchè loro DEVONO iniziare il loro impegno per la città da queste “piccole” cose. Ieri in viale campania c’erano degli animali che attaccavano i manifesti del proprio boss strappando e lasciando per terra quelli degli altri avversari. Se questa è civiltà e se questo è lecito. AH senza dimenticare che da domenica a lunedì, ma forse anche oltre, davanti ai seggi elettorali ci sarà un tappeto di santine!!!
@Prometeus
Il mio nome è Manfredi Leto, e non ho difficoltà a dirlo. Lo porto con onore da 30 anni.
Per me sono stron**te e sono in un paese libero e lo posso scrivere e dire dove voglio e a chi voglio.
Non parlo di cose più grandi di me (mi conosci, sai di che mi occupo?) Parlo delle elezioni a sindaco della MIA città, se sono più grandi di me allora c’è qualcosa che non va.
Io non punto il dito contro nessuno, io punto la matita che deve segnare la crocetta sulla scheda elettorale da un’altra parte, e ho risolto!
Ciao
Prometeus, permettimi di dire che considero le tue opinioni non condivisibili (sperando che questo termine non ti offenda).
Credo che su questo blog siano tutti d’accordo nel pensare che questa città si salva solo creando e imponendo a tutti una cultura della legalità e della civiltà, che deve valere certamente per tutti, ma proprio per questo deve valere soprattutto per gli amministratori e più in generale per quella che dovrebbe essere la parte più consapevole, acculturata e civile della popolazione, ed ancora di più per quelli che in campagna elettorale chiedono il proprio voto ai cittadini promettendo a grande voce “un cambiamento”.
Permettimi poi di dire che la tua convinzione per cui sono un capo non è responsabile dell’operato dei suoi collaboratori è veramente inaudita e inaccettabile in qualunque organizzazione, piccola, grande, grandissima o enorme che sia: guarda che nel resto del mondo civile, imprenditoriale, lavorativo ed anche politico (parlo ovviamente di fuori dall’Italia, ma è quello il modello a cui tendere) funziona esattamente al contrario. Se non Orlando in prima persona, ci sarà, anzi ci DEVE essere, un responsabile della segreteria, un capo della organizzazione, un capo staff logistica, a cui Orlando avrebbe dovuto imporre il rispetto di certe regole di civiltà minime, quanto meno a tutela della propria immagine: pensi che tra le migliaia di automobilisti intrappolati da camper ed auto blu arrogantemente posteggiati in modo così incurante dei disagi altri Orlando abbia raccolto molti consensi, o piuttosto avrà raccolto molti “ecco un altro pezzo di ……. come tutti gli altri”?
Concordo con tutti, eccetto Prometeus.
Sono più che d’accordo con tutti, specie con Xemet quando parla di direttive da seguire strettamente.
La verità è che quasi tutti i candidati sindaco se ne fottono della città durante la campagna elettorale, figuratevi una volta eletti…
A Salv53, hai perfettamente centrato il punto e confermato quanto io sostengo. E cioè che per questi comportamenti oggettivamente SBAGLIATI (per carità, nessuno dice il contrario ed anche a me fanno incazzare), c’è un responsabile che non è il candidato, bensì un membro dello staff del candidato. Il candidato, che si chiami Orlando o Pinco Pallino poco importa, può dare delle direttive ma è chiaro che a vigilare dovrà essere il responsabile per la pubblicità. Detto questo spero che non si ripeta più nè col camper di Orlando nè col furgone di Aricò nè con il camion di qualcun altro.
A Manfredi Leto, voglio dire che le sue idee sono sacre come le mie. Diceva il grandissimo Pertini “io combatto la tua idea, che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi sino al prezzo della mia vita perché tu la tua idea la possa esprimere sempre liberamente”. Però c’è modo e modo di interloquire con le persone… Non accetto che qualcuni etichetti la mia opinione come una cazzata, quando basterebbe dire “non sono d’accordo”. Per il resto, è vero che io non ti conosco e non so di che ti occupi, ma infatti ho pensato che il funzionamento di uno staff elettorale non sia tra le tue competenze basandomi su ciò che hai scritto.